Elezioni Argentina, Scioli favorito. Incognita ballottaggio

Buenos Aires, 25 ottobre 2015 - Dopo 12 anni di "kirchnerismo" l'Argentina oggi ha potuto voltare pagina. Come ampiamente atteso, il candidato peronista del 'Frente para la Victoria', Daniel Scioli, è stato il piú votato nel primo turno delle elezioni presidenziali, secondo exit poll diffusi meno di un'ora dopo la chiusura delle urne e resi noti dalla tv locali. Da tali exit poll non si può però desumere se Scioli sia riuscito a raggiungere il 40% dei voti con un distacco superiore del 10% rispetto al candidato del centro-destra, Mauricio Macri, oppure se i due si affronteranno al ballottaggio in programma il 22 novembre. Daniel Scioli rappresenta la continuità con l'attuale governo. Sull'eventualità del ballottaggio Alberto Perez, capo gabinetto di Daniel Scioli, ha invocato "Prudenza" mentre lo staff di Macri lo ha dato per certo. 

I 32 milioni di argentini chiamati alle urne dovranno scegliere fra tre candidati tutti di origine italiana, anche se nessuno eguaglia per passione, carisma e oratoria la presidente uscente Cristina Fernandez Kirchner che ha guidato il Paese dal 2007, subentrando al marito Nestor Kirchner alla Casa Rosada e tuttora forte di una popolarità attorno al 50%. Scioli è l'attuale governatore della provincia di Buenos Aires e si presenta come il garante della continuità rispetto al resto dell'America Latina, come difensore del Mercosur e dell'Unasur. 

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