BUENOS AIRES. All’inizio era la Parigi-Dakar, si partiva dalla Torre Eiffel per arrivare in Africa occidentale; oggi, come accade da ormai otto anni, lo scenario del rally più affascinante e conosciuto del mondo è diventato il Sud America. La Dakar 2016 inizierà oggi da Tecnòpolis, il quartiere ultramoderno di Buenos Aires, per concludersi il giorno 16 a Rosario, città natale di Ernesto Che Guevara e Leo Messi. Oltre 9000 chilometri, 354 i mezzi in gara, tra auto (110), moto (143), camion (55) e quad (46), con equipaggi provenienti da 60 diverse nazionalità, 15 i piloti italiani presenti.
Percorso diverso dalle ultime edizioni sudamericane, che si snoda solo attraverso Argentina e Bolivia dopo il ritiro del Perù a causa delle previsioni meteo legate al fenomeno climatico noto come El Niño, che si attende particolarmente violento per quest’anno. Il rally sarebbe infatti originariamente dovuto partire da Lima: dal punto di vista tecnico la differenza vera sta nel minore numero di tappe nel deserto e sui percorsi sabbiosi, evidentemente a discapito delle vetture a due ruote motrici.
Si parte dunque oggi, con la tappa prologo da Buenos Aires a Rosario che servirà a delineare la griglia di partenza della prima vera tappa, il giorno 3: da Rosario a Villa Carlos Paz. Il 4 gennaio da Villa Carlos Paz si raggiunge Termas de Río Hondo. A questo punto si comincia a salire: la tappa del 5 gennaio, che inizierà da Termas de Río Hondo, arriverà a Jujuy, Argentina nord occidentale. Il 6 e 7 e gennaio è in programma la cosiddetta tappa marathon, a parco chiuso come non accadeva più dall’edizione del 1998. L’8 gennaio tappa ad anello intorno ad Uyuni; il 9 da Uyuni si rientra in Argentina, destinazione Salta, dove il giorno 10 sarà trascorsa la giornata di riposo.
Con la seconda parte del rally, che inizia l’11 gennaio con la tappa Salta-Belén, per i concorrenti arriveranno sabbia, caldo e deserto. Martedì 12 la seconda tappa marathon, a Belén, da dove il giorno seguente si partirà per raggiungere La Rioja, una tappa che potrebbe risultare decisiva con le insidiose dune di Fiambalà da percorrere. La tappa del 14 gennaio partirà da La Rioja e si concluderà a San Juan. Il 15 San Juan-Villa Carlos Paz e sabato 16 gennaio la tappa conclusiva con l’arrivo (ovviamente non per tutti) a Rosario, dopo aver percorso i 9300 chilometri complessivi della 38esima edizione della Dakar.
Per quanto riguarda la televisione, il principale riferimento per gli appassionati italiani, come sempre resta Eurosport (canale 210 Sky e 372 su Mediaset Premium), che dal 2 al 17 gennaio, ogni sera alle ore 23 trasmetterà uno speciale di 30 minuti con i momenti più importanti della giornata e l’introduzione alla tappa del giorno dopo. Due ore di diretta giornaliera saranno invece trasmesse da France Tv. Per la diretta integrale l’unica possibilità è in streaming, attraverso il sito ufficiale dell’evento dal quale si potrà seguire gratuitamente tutta la Dakar 2016.
I favoriti? Nel settore auto il campione in carica,
il 45enne qatariano Nasser Al-Attiyah. Poi Giniel De Villiers, Stephane Peterhansel, Carlos Sainz e Nani Roma, con l’incognita di Sebastien Loeb, all’esordio in questa corsa.Tra le moto, Barreda e Viladoms si fanno preferire. Per camion e quad, i russi su Kamaz e la schiera Yamaha su tutti.