La presidente dell'Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, ha rilasciato un'intervista esclusiva a RT spagnola alla fine della video conferenza tenuta con il suo omologo russo, Vladimir Putin. La 'presidenta Cristina' ha completato il secondo mandato e la Costituzione impedisce una terza candidatura.
In base agli ultimi sondaggi, i candidati favoriti sono Scioli, governatore della provincia di Buenos Aires e vice presidente con Nestor Kirchner, sostenuto da Cristina, Macri, capo del governo della città di Buenos Aires, e Massa, deputato per la provincia di Buenos Aires, tutti e tre di origine italiana. "La realizzazione di grandi progetti" nei settori "dell'energia idroelettrica, del nucleare pacifico e dell'esplorazione di idrocarburi, sono tutte buone prospettive", ha detto Putin.
I risultati di domenica 25 ottobre potrebbero non essere definitivi: al primo turno serve il 45% per essere eletto presidente oppure bisogna superare il 40% distanziando di almeno il 10% il secondo più votato. Altrimenti si va al ballottaggio, che si svolgerebbe il 24 novembre.
Tenendo presente che il peronismo abbraccia uno spettro politico assai ampio - dal centro destra al centro sinistra, con varie correnti unite dal mito di Juan Peron e Evita ma soprattutto da una pragmatica quanto tenace volontà di permanenza al potere - le tre principali coalizioni in campo sono il Frente para la Victoria (Fpv), che rappresenta l'ala kirchnerista del peronismo; Unidos por una Nueva Alternativa (Unv), corrente peronista contraria all'attuale esecutivo; e Cambiemos, unica vera formazione di opposizione.
Il che tradotto sembra indicare che Scioli non avrà problemi a vincere il primo turno, mentre per un eventuale ballottaggio la questione è meno chiara: le due opposizioni al kirchnerismo, interna ed esterna, insieme hanno il 60% delle preferenze, anche se è improbabile che i peronisti dissidenti possano votare in blocco Macri pur di negare la vittoria a Scioli. La notorietà è arrivata con la presidenza del club di calcio, il Boca Juniors, iniziata nel 1995 e terminata nel 2007. Più a volte ha manifestato l'intenzione di candidarsi alla presidenza, salvo desistere, come avvenuto nel 2010. Per anni era indicato come il possibile erede della famiglia Kirchner: ha occupato il ruolo di capo di gabinetto dal 2008 al 2009.