Nella serata finale di Copa Argentina vincono le polemiche. Ok, è il Boca Juniors a portarsi a casa il trofeo – secondo in tre giorni – dopo il 2-0 rifilato al Rosario Central, ma telecamere e media, alla fine, erano tutte per l’arbitraggio tragicomico del signor Ceballos.
La premessa è doverosa: il Boca Juniors sta dimostrando di essere nettamente la squadra più forte d’Argentina. Proprio per questo la conduzione arbitrale della terna, in quel di Cordoba, lascia l’amaro in bocca. Poteva essere la partita dell’anno tra le due squadre che alla lunga sono uscite meglio fuori in stagione, ma gli episodi hanno cancellato tutto quello che di buono ci si poteva aspettare. Il Chacho Coudet mastica amaro: “Tutti hanno visto cos’è successo stasera – ha detto a fine partita, finita per lui anzitempo causa espulsione – noi accettiamo di perdere ma negare che ci siano stati errori gravi ed a senso unico è intellettualmente disonesto“.
Ceballos ed i suoi infatti prendono abbagli su abbagli; già nel primo tempo annullano un gol a Marco Ruben per fuorigioco inesistente, che rivisto alla moviola evidenzia come il bomber della Canalla sia dietro al difensore di almeno un metro. Questo è l’episodio scatenante di un primo tempo tutto sommato equilibrato, con entrambe le compagini impegnate a non scoprirsi troppo per non lasciare campo agli avversari. Ad inizio ripresa arriva il vantaggio del Boca Juniors grazie ad un rigore trasformato da Lodeiro, viziato da un fallo (netto) subito da Peruzzi nettamente fuori area. I nervi del Central saltano, ed gli Xeneizes possono incanalare la gara sui binari a loro congeniali. Nel finale arriva la prima vera parata di Orion, bravissimo d’istinto a miracoleggiare su un colpo di testa di Ruben, ben servito da Cervi, e al 90° Chavéz – in netto fuorigioco – raddoppia e chiude i giochi.
Oltre a Coudet, anche i giocatori del Central sono furiosi. Pinola si becca il rosso per proteste, e al fischio finale parte quasi una caccia all’uomo terminata – fortunatamente – senza conseguenze gravi. “Purtroppo abbiamo visto tutti cos’è successo – dice Marco Ruben – battere il Boca è difficile, ma batterne quindici è ancora peggio“. Arruabarrena si gode invece il successo: “Sapevamo che il match era complicato – chiosa il tecnico – come tutte le gare uniche. Siamo stati bravi a non andare in confusione, segnando quando ne avevamo le opportunità. Futuro? Programmiamo la prossima stagione, dove dovremo fare meglio in Libertadores“.