La svolta è arrivata forse nel momento in cui meno ce la si aspettava. Mano Menezes non è più il commissario tecnico della nazionale brasiliana. L’annuncio è stato dato dalla CBF sul proprio sito ufficiale. Per la sostituzione dell’ex allenatore del Corinthians si fanno già i primi nomi, compreso quello – mai lasciato da parte – di Luiz Felipe Scolari, ma la scelta non sarà immediata.
SOSTITUTO A GENNAIO - La decisione è stata presa dai vertici della confederazione brasiliana dopo una riunione svoltasi a San Paolo tra il presidente José Maria Marin, il vice Marco Polo del Nero e il direttore di tutte le nazionali Andrés Sanches. Quest’ultimo, peraltro, potrebbe a sua volta dimettersi dopo il divorzio con Mano, con cui aveva lavorato – con successo – ai tempi della presidenza del Corinthians. L’ormai ex ct del Brasile è durato sulla scottante panchina verdeoro 834 giorni, ed è quasi un successo: da tempo gran parte del popolo brasiliano ne chiedeva l’esonero, e a ogni esibizione casalinga della Seleção cori e insulti non mancavano mai. A sostenere la tesi della cacciata era sceso in campo anche e soprattutto l’ex bomber Romário, mai tenero con Menezes sul proprio blog e sui vari social network. Mano, aspramente criticato a causa di convocazioni discutibili e prestazioni scialbe della sua nazionale, cade dopo la sconfitta per 2-1 contro l’Argentina, nel ritorno del Superclassico delle Americhe poi vinto ai rigori dall’Amarelinha. Ma è probabile che attorno a lui si sia cominciato a far terra bruciata da qualche tempo. I brasiliani ottengono così quel che volevano, anche se non è detto che a sostituirlo sia Scolari, il loro preferito, colui che lì portò al quinto titolo mondiale nel 2002: tra i candidati alla panchina ci sono anche Muricy Ramalho, già scelto dalla CBF nel 2010 ma alla fine rimasto al Fluminense in un episodio mai completamente chiarito, e Tite, campione del Brasile e della Libertadores con il Corinthians. Ma per sapere a chi toccherà l’onere e l’onore di condurre il Brasile al Mondiale casalingo bisognerà attendere gennaio.
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