Cinema d’estate, metti una sera all’Arena Argentina di Catania

Una fila ad agosto davanti l’arena. Che cosa ci suggerisce? Può sorgere una domanda: quanto costa la cultura? In quanti possono ancora permettersi, oggi che si parla tanto di crisi e di rinunce, di frequentare cinema, teatri, mostre artistiche e mostre fotografiche, musei e luoghi di cultura? E quante tra queste persone possono permettersi di farlo, per esempio, una volta alla settimana, magari per passare un po’ di tempo durante il weekend?

Generalmente un biglietto per andare a teatro per assistere a musical, spettacoli comici, balletti e opera lirica costa da circa 30 euro (soprattutto quelli per spettacoli dedicati ai piu piccoli) a più di 200 euro (per una serata, ad esempio, alla Scala di Milano).

Il prezzo del biglietto del cinema, da quando c’è stato il boom dei multisala e il passaggio all’euro, è salito vertiginosamente passando da prezzi accessibili (circa 3 mila lire) a prezzi abbastanza elevati come 7 euro a film (9se è in 3D) e questo per la comodità e la maggiore quantità di servizi offerti. Questo aumento ha portato ad un crollo nella vendita di biglietti che nel 2012 è calata del 10% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda le mostre secondo la triennale di Milano e la biennale di Venezia il costo varia da 8 a 30 euro per un ingresso, mentre per entrare in un museo il prezzo si aggira attorno ai 15 euro. C’è chi, tra i consumatori, rinuncia a tutto questo, a quello che viene etichettato come “non necessario” o “superfluo”. Ma c’è anche chi, tra coloro che si occupano di cultura e l’hanno a cuore, cerca delle soluzioni e dei compromessi. Ed ecco che nascono biglietti ridotti o per gruppi, tessere per gli abbonati, sconti per gli studenti.

Ma si riscopre, appunto, anche il piacere di guardare un film all’arena in una serata estiva, dove certamente la sediolina di ferro non è comoda come la poltrona del multisala, ma con il biglietto a soli 3 euro e la possibilità di portarsi pop corn, patatine e snak vari da casa, diventa addirittura possibile seguire un’intera rassegna o guardare più film a settimana. L’interesse c’è è si vede.

E c’è la voglia di esserci, come dimostrano le file che spesso si creano di fronte all’arena Argentina di Catania, per portare un esempio sotto gli occhi di tutti, per tutti i tipi di film e non solo per i cinepanettoni.

Ragazzi, adulti, famiglie in fila per vedere rassegne su Quentin Tarantino, film d’essai come “Venere in pelliccia” di Polansky, grandi successi come “Dodici anni schiavo” e “American Hustle”, commedie e film per giovani. La gente, compresi e forse soprattutto i giovani di cui si tende a parlare sempre male, non ha un atteggiamento indifferente nei confronti della cultura. Scontare per credere.

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