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Città del Vaticano - Una festa di compleanno a ritmo di tango. Una grande milonga pensata per abbracciare un festeggiato speciale. Oggi pomeriggio, per il 78° compleanno di papa Bergoglio, ballerini provenienti da tutto il mondo si prenderanno per mano e danzeranno a passo di tango in via della Conciliazione a Roma, proprio davanti al Cupolone, «per festeggiare il Santo Padre con una gigantesca milonga…sembrerà di essere in Argentina», racconta con il sorriso Delia Bellotti, insegnante e tanguera genovese.
Una festa di compleanno affascinante e passionale che vedrà protagonista anche una folta rappresentanza di tangueros liguri che hanno risposto alla chiamata lanciata sui social network. «Il gruppo ligure è uno dei più numerosi a livello italiano - racconta Bellotti, coordinatrice per la Liguria dell’iniziativa – siamo scesi a Roma in 51 fra ballerini più e meno esperti provenienti da tante scuole diverse».
L’iniziativa “un tango per il papa” è nata da un’idea di Cristina Camorani, tanguera di Ravenna che con gli amici Cinzia Orioli e Ciro Lardone, ha lanciato via Facebook il tam tam che in pochissimo tempo ha coinvolto ballerini di tutto lo Stivale. Saranno migliaia i tangueros che parteciperanno all’iniziativa, alcuni anche provenienti dall’estero. Tutti pronti a omaggiare il pontefice con un ballo che unisce e coinvolge, simbolo di amore e pace.
«Quando questa ballerina romagnola si è presentata in Vaticano per chiedere i permessi, i funzionari sono trasecolati e non sapevano come comportarsi. Una cosa del genere non era mai stata organizzata – ricorda Bellotti – come Liguria siamo stati fra i primi a rispondere a questa iniziativa. Saremo in 3500 a essere ricevuti dal papa poco prima di pranzo, mentre a ballare saremo un numero ancora maggiore. Come tangueros siamo onorati e orgogliosi di rappresentare Genova e la Liguria a una festa così sentita e particolare».
È stato proprio papa Francesco, nato a Buenos Aires, la capitale mondiale del tango, a ricordare nella sua biografia la passione per questo genere di ballo e il suo passato da danzatore: «Il tango mi è sempre piaciuto, da giovane lo ballavo e partecipavo alle milonghe di quartiere». E chissà che, sorprendendo tutti, come spesso capita, non si ricordi ancora qualche passo. Una cosa è certa: «una torta con le candeline sarebbe stato un regalo banale e formale, molto meglio un omaggio legato alla sua terra d’origine e fatto con il cuore», sottolinea la tanguera genovese. Come in tutte le feste che si rispettino è necessario un preciso abbigliamento.
«La festa non è stata pensata per essere uno show - sottolinea Bellotti – sono vietati i vestiti vistosi, niente spacchi sulle gonne e rose fra i capelli, è richiesto un abbigliamento più semplice. Tutti i partecipanti sono invitati a indossare fazzoletti e sciarpe bianche in segno di pace». E così via della Conciliazione, per un giorno, quasi si fosse a Buenos Aires, si trasformerà in una grande pista a cielo aperto, dando vita a quella che si preannuncia come una delle più vaste milonghe mai organizzate.
«Al ritmo dei famosi tanghi di Juan D’Arienzo e Carlos Gardel, di Osvaldo Pugliese e Astor Piazzolla, uno degli artisti preferiti da Bergoglio, la musica partirà e tutti si abbracceranno per dedicare un tango augurale al Santo Padre – conclude Delia Bellotti - un momento dedicato alla condivisione che si sprigiona attraverso una danza argentina che anche l’Unesco ha dichiarato Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità. Il tango è nato per unire, per abbattere le barriere, siamo certi che papa Francesco apprezzerà il regalo».
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