Azzollini, no del Senato all’arresto. Le proteste M5S: «Fate schifo»

Pioggia di polemiche, com'era prevedibile, dopo il "no" del Senato all'arresto di Antonio Azzollini.

La notizia del voto contrario all'arresto ha suscitato incredulità nell'Aula della Camera. «Come è possibile che una maggioranza del genere ha deciso a voto segreto di non aiutare la magistratura? Siete la stessa schifezza che eravate due anni fa...», dice Maria Edera Spadoni di M5S, mentre i suoi colleghi urlano «Ladri!» verso i banchi del Pd, da dove si levano altre urla. Beppe Grillo commenta attraverso un aggiornamento sul suo blog.

«Abbiamo votato per l'arresto del senatore Azzollini, a salvarlo è stato il Partito Democratico. L'intervento demenziale di Giarrusso del Movimento Cinque Stelle è stata la carta vincente di Azzollini perchè ha chiarito le idee agli indecisi». Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, così commenta l'esito della votazione.

C'è, poi, chi si schiera contro il voto segreto. «Purtroppo nel Parlamento italiano il voto segreto è diventato un'arma politica, troppo spesso usata strumentalmente. Questo rende molto difficile interpretare correttamente il voto di questa mattina», sottolinea il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.

Avrebbe votato a favore dell'arresto la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani. «Oggi al Senato avrei votato secondo le indicazioni della Giunta per Immunità, senza impedire l'arresto di Azzollini. Non solo mi sembra corretto rispettare l'approfondito lavoro della Giunta, che così risulta quasi svilito, ma - aggiunge Serracchiani - resto convinta che la politica abbia il dovere di mantenere la massima trasparenza nei confronti dei cittadini e della giustizia. Temo che si sia persa un'occasione per dare un buon segnale di cambiamento».

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