Atalanta-Inter, derby argentino È una sfida tra grandi campioni

La sfida nella sfida è sudamericana. Anzi, argentina: se i 12 tesserati di Atalanta (5, cioè 4 più Schelotto) e Inter (7) giocassero insieme, la Juventus avrebbe una rivale in più nella corsa scudetto. Metteteci un portiere competitivo della nazionalità che preferite a immaginate questo 3-4-1-2, probabilmente molto simile al modulo che domenica sera Stramaccioni adotterà a Bergamo: Samuel, Cambiasso e Silvestre in difesa; Schelotto, Alvarez, Zanetti e Moralez sulla linea di centrocampo; Palacio alle spalle di Milito e Denis.

In panchina Carlos Matheu e - pazzesco, ma dev'essere un segno del destino - Facundo Parra. Sì, sarebbe una squadra decisamente sbilanciata in avanti, ma se hai tanti campioni è giusto farli giocare il più possibile insieme. E nella colonia argentina di Atalanta e Inter i campioni non mancano.

In primo luogo per rettitudine nei comportamenti: Xavier Zanetti a 39 anni si esprime ancora ai livelli attuali (titolare inamovibile nell'Inter) grazie al suo integerrimo stile di vita, oltre che grazie alle sue doti naturali. E poi per le qualità calcistiche dei tanti talenti presenti nel gruppo: da Milito a Denis, da Palacio a Maxi.

Ed è giusto fermarsi a questi quattro campioni, perché dei 12 argentini del gruppo sono di certo nell'elenco degli otto destinati a scendere in campo: tre nell'Atalanta, Schelotto, Moralez e Denis, e cinque nell'Inter: Silvestre, Cambiasso, Zanetti, Palacio e Milito. Gli altri due di Stramaccioni sono uno infortunato, Samuel, e l'altro in panchina, Alvarez.

Gli amici per la pelle sono Palacio e Denis, che parlano sempre reciprocamente bene uno dell'altro, e Moralez e Alvarez, che fino all'estate 2011 erano compagni di squadra nel Velez Sarsfield, nel campionato argentino.

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