Argentina Torneo Final: Boca Juniors

Dale Boca Dal Boca! Questo sarà un semestre molto importante per il Boca Juniors. Dopo un Torneo Inicial con incomprensioni e alti e bassi, gli Xeneizes hanno voltato pagina, ma invece di andare avanti, sono tornati indietro. Julio Cesar Falcioni non siede più sul banco più suggestivo d’Argentina: un divorzio che era nell’aria da parecchio tempo. L’ex allenatore del Banfield, dopo il titolo conquistato nell’Apertura 2011 e la finale di Libertadores lasciata nella mani di Neymar, ha perso appeal in società. Il suo incidere dinoccolato e la sua faccia malinconica non hanno più convinto il presidente Angelici che ha richiamato sulla panchina azul y oro il Virrey de Liniers, al secolo Carlos Bianchi. L’uomo da 7 titoli e 8 Coppe deve rilanciare la sfida in Libertadores e riportare il titolo alla Ribera. Vincere insomma. Che poi, in fondo, è l’unica legge che conoscono gli Xeneizes. Da valutare le condizioni atletiche del Tanque Silva e del Mago Erviti. Rolando Schiavi ha lasciato il calcio e Guillermo Burdisso deve cancellare alcune perplessità emerse nello scorso semestre.

MERCATO: c’è parecchio traffico in entrata alla Boca. Il colpo a sensazione è l’ingaggio del Burrito Juan Manuel Martinez che torna in Argentina dopo una mezza stagione al Corinthians. L’ex mezzapunta del Velez arriva per rompere gli equilibri e fare la differenza. L’addio di Riquelme e la cessione di Cvitanich avevano impoverito il reparto offensivo in fase di costruzione più ancora che di finalizzazione. E’ però a centrocampo dove sono arrivati i rinforzi: dal Siena, ecco l’ex Belgrano Ribair Rodriguez (che in Italia ha fatto un cameo in Coppa Italia e poco altro), un altro figliol prodigo di ritorno come Damian Escudero (provenienza Atletico Mineiro).  L’unico in uscita, al momento, è Rolando Schiavi. Il Flaco ha compiuto 40 anni lo scorso 18 gennaio e ha detto addio. In difesa, il Boca si è assicurato Claudio El Chiqui Perez dal Belgrano.

LA SQUADRA: Orion, Perez, Burdisso, Caruzzo, Clemente Rodriguez, Erviti, Ledesma, Sanchez Mino, Paredes, Juan Manuel Martinez, Santiago Silva. All. Bianchi

LA STELLA: Santiago Silva è detto il Tanque non a caso. 32 anno compiuti a dicembre, centravanti urugayano dal fisico possente, dal colpo di testa ciclopico e dalla garra degna dei suoi connazionali rioplatensi. Silva ha fatto una grande carriera in Sudamerica mentre ha balbettato in Europa (in formazioni, a parte la Fiorentina, tutt’altro che leggendarie come Energie-Cottbus e Beira Mar). Sembra fatto apposta per giocare nell’emisfero calcistico sud: un calcio fisico, ma senza gli alti ritmi che caratterizzano il Vecchio Continente. Per il resto è un goleador giramondo, leader nato e dai colpi acrobatici che fanno innamorare i tifosi.

IL TALENTO: il Boca sforna talenti come una panetteria sforna brioches. Juan Sanchez Mino, Nicolas Colazo, Lisandro Magallan, i talenti abbondano. Il diamante più grezzo, ma più brillante è però Leandro Paredes. Ha 18 anni e qualcuno lo considera il nuovo Riquelme. Nella secondo parte dell’Inicial ha sparpagliato gemme di classe purissima qua e là. Controllo di palla magico, illuminazioni fulminee, assist geniali. La classe c’è. Bisogna solo non sperperarla.

L’OBIETTIVO: ganar y salir campeon! Vincere il titolo perchè è la squadra più forte. E respingere gli assalti del River nel Superclasico (in quello del Verano è già andata piuttosto male agli Xeneizes, battuti per 2-0 dalla doppietta di Rodrigo Mora).

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