L'attaccante del Boca Juniors, Carlos Tevez, non ha perdonato l'ex Ct dell'Argentina, Sabella, per l'esclusione dai Mondiali 2014: "Se lo incontrassi per strada non lo saluterei".
Intervistato dalla Televisione argentina per il programma 'El Show de futbol', l'attaccante del Boca Juniors, Carlos Tevez, ha ammesso di non aver mai perdonato l'ex Ct dell'Argentina, Alejandro Sabella, per l'esclusione dai convocati per i Mondiali 2014, ai tempi in cui l'Apache indossava la maglia della Juventus.
"Se lo incontrassi per strada, - ha dichiarato l'ex bomber bianconero - non lo saluterei e mi volterei dall'altra parte. Mi ha avuto anche in Brasile, quando io ero il capitano del Corinthians e lui faceva l'assistente di Passarella. Io fui l'unico giocatore a metterci la faccia quando lo andarono a prendere. So che ha qualche contatto con il mio manager, ma a me non mi ha mai chiamato al telefono".
"Non saluterei Sabella perché non me la sento di farlo. - ha aggiunto Tevez - Io rispetto la sua decisione, perché stava allestendo la squadra e aveva il diritto di decidere chi doveva farne parte e chi no, ma non la condivido. Io ho fatto tutte le cose giuste per essere convocato, ma non mi ha portato in Brasile".
"Lui si è sempre giustificato parlando del gruppo, - ha concluso l'ex attaccante della Juventus - ma io non ho mai capito perché non mi ha convocato".
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