ARGENTINA – Partidazo a Rosario: Newell’s-Indepedendiente 2-3 …

imageSarà cambiata la formula, ma le sorprese e lo spettacolo del campionato argentino sono rimasti gli stessi. Così, dopo il tonfo del Racing nell’anticipo di venerdì sera, arriva anche la prima partita difficile da dimenticare del torneo. Quello tra Newell’s e Independiente era l’unico vero big match della prima giornata della nuova Primera División. E lo vince il Rojo, che con una grande prestazione sbanca il Coloso del Parque (a nove anni dall’ultima volta) e manda un messaggio fortissimo al campionato. Chi si chiedeva se la rivoluzione operata in estate dalla dirigenza di Avellaneda avrebbe portato buoni risultati ha avuto la (parziale) risposta ieri. Dopo nemmeno mezz’ora, infatti, l’Independiente è avanti di due gol, entrambi segnati dall’acquisto più importante del mercato estivo del Rojo: Lucas Albertengo. L’ex centravanti dell’Atletico Rafaela prima sblocca il match con uno strepitoso destro al volo e poi mostra tutta la sua freddezza nel tu per tu contro Ustari, mettendo il punto del 2-0. Il Newell’s, fin lì in stato confusionale, risponde in avvio di ripresa, trascinato da Tevez. Il classe ’97 dà il via alla rimonta conquistandosi il rigore che dimezza lo svantaggio (trasformato dall’eterno Maxi Rodriguez) e assistendo Figueroa per il gol del pari. Sul 2-2, però, Tevez è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, lasciando tutto il proscenio all’altro protagonista della gara: Federico Mancuello. Il fantasista dell’Independiente sale in cattedra e si procura il rigore del nuovo vantaggio ospite, messo a segno con grande freddezza dal portiere-goleador Diego Rodriguez. Senza Tevez, il Newell’s non sa più come far male e a nulla servono i sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Rapallini, ancor più dopo che Bernardello si fa cacciare per un intervento sciagurato. Al Coloso del Parque passa l’Independiente, che quest’anno prova a crederci per davvero.

Buona la prima anche per il San Lorenzo. Al Nuevo Gasometro, i campioni d’America in carica battono senza troppi patemi il Colón, nonostante la formazione (e la maglia) alternativa. In vista della sfida di Montevideo contro il Danubio di giovedì prossimo, Bauza fa riposare Mercier e Barrientos, mandando in campo molte seconde linee. Tra gli undici, c’è però Mauro Matos, che aveva visto dalla panchina la doppia sfida di Recopa Sudamericana contro il River (persa dal Ciclón), e di voglia di giocare ne aveva da vendere. È suedo il gol che al 34′ sblocca la situazione e mette in discesa la gara. Nonostante le varie riserve, il San Lorenzo non soffre mai, anche perché il Colón di “Mostaza” Merlo è davvero poco roba. A venti dal termine arriva poi anche il colpo del ko. La firma è quella di Hector Villalba, abile a sfruttare l’invenzione del Pipi Romagnoli e a battere Broun, per la rete che torna a far sorridere il popolo sanlorencista.

Tra le altre partite, da segnalare i colpacci esterni di Temperley e Defensa y Justicia. Per i primi si tratta di una vera e propria impresa, visto che arriva a 27 anni dall’ultima partita giocata dalla Celeste in Primera. Sul campo del Banfield, il Temperley soffre tantissimo, anche perché rimane in dieci dopo nemmeno mezz’ora per l’espulsione di Gastón Aguirre. Il portiere Crivelli para di tutto e tiene in piede i suoi fino al 91′, quando Dinenno ha la geniale idea di battere rasoterra il calcio di punizione che vale tre punti. Nel finale, il Temperley chiude addirittura in nove, ma con il sorriso per una vittoria insperata il giorno del ritorno in Primera.
Con lo stesso risultato, il Defensa y Justicia passa a La Plata sul campo del Gimnasia. Anche qui, la componente fortuna non è stata certo a guardare, visto che il gol che decide la sfida è in realtà un’autorete di Barsottini. Il Gimnasia proverà a rispondere in tutti i modi, ma si scontrerà con la grande prestazione del portiere dell’Halcón Gabriel Arias, e con la traversa, colpita nel finale da Vegetti.

Si conclude con un pareggio la prima storica apparizione del Crucero del Norte in Primera División. Contro il Tigre di Alfaro arriva infatti un misero 0-0 con ben poche emozioni. Finisce in parità anche la sfida tra Godoy Cruz e San Martín de San Juan. Il Tomba passa in vantaggio con il rigore di Miguel Fernandez, ma viene raggiunta in avvio di ripresa dal colpo di testa di Andres Lopez.

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