Le iniziative economiche che il neo presidente argentino, Mauricio Macri, ha adottato appena eletto cominciano da subito a dare i loro primi frutti. Il servizio investimenti di Moody’s le ha analizzate e il giudizio è favorevole. “Il pacchetto di misure mostrano che la nuova amministrazione vuole velocemente muoversi verso un ambiente più favorevole ai mercati – ha detto Gabriel Torres, vice presidente e analista senior del credito dell’agenzia -. Gli aggiustamenti sono ampiamente positivi sia per la sovranità sia per alcune aziende. Ma – ha avvisato -, il periodo per portarli avanti non sarà facile”. Moody’s, ritiene che le iniziative intraprese per ridurre le “distorsioni” economiche siano positive, ma in alcuni settori richiederanno tempo. A questo proposito, ha assegnato al paese latino americano un rating di Caa1 positivo. Inizialmente, infatti, l’eliminazione del controllo sui capitali e l’apertura a un reale cambio flessibile per il peso argentino porteranno – come si è già notato in questi giorni – a un deprezzamento importante della valuta. A lungo termine, però, dovrebbero attrarre investimenti stranieri e contribuiranno a stabilizzare le riserve di divisa estera della nazione sud americana.
Il peso maggiormente debole porterà una inflazione più veloce nei prossimi mesi, determinando una pressione negativa sui margini delle aziende ed erodendo ancora la domanda di consumo. In particolar modo per chi intende acquistare beni durevoli come l’elettronica o le automobili. Gli importatori vedranno inoltre un aumento del costo degli input comprati all’estero e saranno obbligati ad aumentare il costo dei loro prodotti definitivi. A seguito di ciò si ridurrà la domanda. A ciò si aggiunge che alcune compagnie, che hanno una forte esposizione in dollari per quanto riguarda il debito, potrebbero subire danni. Soprattutto a seguito del fatto che finora hanno percepito gli utili solo in valuta locale. Di conseguenza, dovranno adeguarsi alle nuove condizioni di mercato, lavorando per produrre crediti in “valuta pesante”.
A livello locale, invece, la situazione dovrebbe migliorare da subito, in quanto il governo centrale ha stabilito di dare il via a politiche condivise e concordate con le amministrazioni locali e provinciali. Anche in questo caso, a breve termine ci saranno probabili shock dovuti al calo del peso, ma nel medio le cose si dovrebbero aggiustare ed equilibrare. Chi trarrà da subito benefici importanti sarà il settore agricolo, che – come annunciato in campagna elettorale da Macrì – si è visto ridurre le tasse sull’export di alcuni prodotti legati. L’indebolimento del peso, peraltro, agevolerà le esportazioni dei beni creando crediti agricoli, chiesti da tempo dalle associazioni di categoria, ma sempre rimandati o negati dalla precedente amministrazione. Il settore, così si rilancerà immediatamente e diventerà fortemente competitivo non solo nella regione, ma anche a livelli globale.