Il Belgrano conclude un’ottima prima parte di stagione: un Torneo Inicial fatto di 29 punti – che consolidano un’eccellente sesta posizione nel promedio – e tante buone prestazioni. Solidità, compattezza e incisività le caratteristiche principali del Pirata che nell’ultima partita dell’anno sconfigge di misura un All Boys che veniva da due vittorie eclatanti (contro il Boca alla Bombonera e contro il Newell’s in quel di Floresta).
Il Racing, a quanto sembra completamente risanato dalla cura Merlo, riscatta in parte la pessima partenza di questo campionato ed evita di compromettere ancor di più il buon promedio che si era costruito nelle stagioni precedenti. Convincente la vittoria nell’ultimo turno: a farne le spese il Godoy Cruz, in evidente crisi di gioco, che dà l’addio al Titan Martin Palermo (alla sua ultima da DT del Tomba) con una brutta sconfitta.
UN PIRATA BUENO – L’estate che sopraggiunge e il caldo sempre più asfissiante non impediscono alle squadre di dare tutto in una partita che non conta nulla ai fini della classifica dell’Inicial ma che vale oro in ottica promedio. La prima frazione non lascia alcuna emozione sino a quando Gonzalo Bueno o Charly Good (come viene inglesizzato dai tifosi) sfrutta un cross a media altezza proveniente dalla destra e insacca con una splendida volée che s’infila sotto la traversa. Nel secondo tempo le due squadre, complice l’alta temperatura e l’avanzare della stanchezza di fine stagione, si allungano spropositatamente e lasciano campo ad attacchi e contrattacchi continui. Le occasioni più chiare capitano sui piedi della micidiale coppia d’attacco del Belgrano, Picante Pereyra-Bueno, che non riescono a finalizzare. Dall’altra parte l’Albo è incapace di ripetere le prestazioni praticamente perfette offerte contro le più quotate Boca e Newell’s e, se a questo aggiungiamo la giornata-no del goleador Mauro Matos, i giochi son presto fatti. Partita che termina 1-0. Il Belgrano chiude l’ennesimo fantastico torneo dall’ascenso del 2011 e il progetto Zielinski prosegue senza sosta.
RACING RESUSCITATO, ADIOS PALERMO - Solido dietro, fluido e veloce di pensiero al centro, contundente in avanti. Aggettivi che, nella prima parte del campionato, era impossibile affiancare alla squadra allora allenata da Zubeldia. L’arrivo di Merlo sembra aver resuscitato l’Academia, capace di risollevarsi alla grande e di aggiustare una situazione che era tragicomica e poteva compromettere seriamente il promedio per gli anni a venire.
Mostaza Merlo si è rivelato l’autorità adatta a gestire un gruppo estremamente giovane ma di enorme talento che, come dimostrato nelle ultime settimane, non merita assolutamente – per qualità della rosa – i punti fin qui conquistati.
La partita la sblocca, dopo 4 minuti, Bruno Zuculini – già accordatosi col Manchester City per la prossima stagione – che realizza di testa su bel cross di Cahais, imbeccato perfettamente da De Paul. Un Zuculini tuttocampista monumentale, diga indistruttibile al momento di recuperar palloni e abilissimo incursore in fase offensiva. Il Racing controlla agilmente il match e continua a creare situazioni pericolose mentre il Tomba sembra l’ombra di se stesso. Ciò è probabilmente dovuto al calo di rendimento dei suoi uomini migliori: Castillon, l’unico in grado di garantire cambi di passo e ritmo, è in mediocri condizioni fisiche e la ricerca della profondità ne risente; Castellani, il fulcro del gioco mendocino, tende a portare troppo il pallone perdendo così i tempi della giocata; a Obolo, una volta implacabile attaccante, non ne riesce una.
Dunque è così che il Racing perviene al doppio vantaggio: Viola ruba palla a un disattento Nico Sanchez, il quale lo contrasta e lo rallenta ma a quel punto sopraggiunge Villar che s’invola verso la porta e con un tocco sotto supera l’incolpevole Carranza.
Il Tomba prova immediatamente una reazione d’orgoglio ma il tentativo di Fernandez si infrange sul palo. Da quel momento il Godoy Cruz, se si fa eccezione per alcuni innocui tiri dalla distanza, non costruirà altre nitide opportunità che possano spaventare Saja.
Al contrario il Racing sfiora più volte il terzo gol soprattutto con Hauche sul finire dell’incontro ma è bravo il Loco Carranza a respingere. Finisce meritatamente 2-0. Adios Palermo.
Il Racing torna a far sognare i tifosi del Cilindro de Avellaneda, incessanti per tutti i 90 minuti e desiderosi di vivere un 2014 da protagonisti.
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