Boca Juniors e River Plate terminano il semestre – e in generale, soprattutto per il Boca, un 2013 terribile – con due pareggi anonimi rispettivamente contro Gimnasia e Quilmes. Urge, per entrambe, una riorganizzazione.
Atletico Rafaela e Arsenal si dividono la posta in un match elettrizzante che dimostra il buon lavoro svolto dalle due formazioni. In chiave salvezza, vittoria vitale per il Tigre in casa dell’Estudiantes. Il Central espugna la Paternal di un Argentinos in crisi: Caruso prepara le valigie?
Regna il disordine, irriconoscibili – Boca vs. Gimnasia La Plata 1-1. Quilmes vs. River 1-1. Al di là del risultato, le superpotenze del calcio argentino hanno in comune un periodo di crisi che, tra alti e bassi, si protrae da inizio 2013. A la Boca così come in quel di Nunez non riescono a ritrovare la retta via. Il gioco latita, entrambe fanno fatica ad esprimere un’azione offensiva realmente valida e la mentalità vincente non sembra essere la qualità principale degli interpreti delle due squadre. Le partite delle due grandi sono dense d’impegno ma prive di qualità. Di conseguenza i risultati non arrivano. Insomma, la storia ci ha insegnato ben altro.
Il Boca che affronta il Lobo è una delle peggiori versioni da quando el Virrey è tornato alla guida: fiacco, flaccido, flemmatico. Privo di consistenza e di ritmo, viene surclassato dalla corsa degli uomini di Troglio e alla fine della prima frazione si trova meritatamente in svantaggio per effetto del gol di Mussis che, trovatosi solo contro Orion, butta letteralmente giu la porta.
A inizio ripresa, è abile el Puma Gigliotti a sfruttare un erroraccio di Monetti e a spingere in rete la palla del pareggio.
Può essere la svolta invece gli Xeneizes si rilassano e il Gimnasia sfiora più volte il secondo vantaggio. In alcune circostanze – vedi il palo di Gaston Diaz – sfugge per sfortuna, in altre sembra che il Lobo provi pietà per il povero avversario. La partita termina con il Boca che, più per orgoglio e spinto dalla Doce (che ha anche offerto uno spettacolo pirotecnico a causa del quale la partita è stata sospesa per alcuni minuti) che per reali intenzioni del collettivo, cerca la vittoria, senza ovviamente ottenerla.
In settimana i ragazzi di Ramon Diaz si erano più volte scusati nei confronti della hinchada per le brutte prestazioni di questo Inicial promettendo di dare tutto per salutare il 2013 con una vittoria e provare a ripartire l’anno successivo. Bene: promesse assolutamente non mantenute. Le belle parole non si sono trasformate in fatti concreti. La loro solidità si è sciolta nel corso della partita lasciando ben presto spazio alla noia. Una noia spezzata dal cabezazo di Perez Godoy dopo 1 minuto dall’inizio del secondo tempo. A rovinare i piani del Cervecero ci pensa Lema che litiga con Teo Gutierrez e lascia il Quilmes in 10. Il River? Guai ad approfittarne! Nonostante uno stato di inazione ai massimi livelli, indolente, abulico, il River raggiunge il pareggio a pochi minuti dal fischio finale grazie a un gran destro di Carbonero smarcato da un tacco sublime del Pibe Andrada. Poco appariscente il gran prospetto, classe 96, Driussi ma in questo River non è facile emergere.
Da segnalare fuochi d’artificio e lancio di oggetti in campo (colpito anche l’arbitro Delfino) da parte dei sostenitori del Quilmes che hanno causato una sospensione di circa 20 minuti.
Il Matador passa l’esame Estudiantes – Il Pincha imbattuto in casa? Il Tigre non conosce successi esterni? Non importa: destro di Vitti, tap in di Perez Garcia e 0-2. L’equipo di Alegre può ritenersi soddisfatto. Raggiunta la soglia dei 25 punti, può pensare più tranquillamente al prossimo anno. L’incubo del descenso è ora più lontano.
Bicho in crisi, empate tra Crema e Arse – Abreu con un rigore impeccabile e Acuna (qui meno impeccabile il portiere Migliore) regalano un prezioso successo al neopromosso Central. Inutile il momentaneo pareggio di Boyero. Quarta partita consecutiva senza vittorie per la formazione allenata da Caruso Lombardi che complica notevolmente il promedio e convince, forse, lo stesso Lombardi ad abdicare. Si parla di Martìn Palermo, appena lasciato libero dal Godoy Cruz.
Atletico Rafaela e Arsenal danno vita ad una partita piacevole, giocata a viso aperto (non c’erano motivi di classifica tali da far bloccare le due squadre).
La crema passa avanti grazie al colpo di testa vincente di Albertengo, ben assistito da Vera. Probabilmente i due giocatori-chiave: il primo, un elemento spacca-partite, rappresenta la scommessa vinta di Burruchaga, il secondo è il vero e proprio faro del gioco. Due giocatori di qualità che sorreggono una struttura solida, capace di arrivare a 26 punti e di rinviare, dunque, le sofferenze derivanti dal promedio.
Il pareggio lo realizza il centrale difensivo Echeverrìa, sempre di testa. Sono 30 i punti dell’Arse che oramai ci ha abituati a tornei di alto livello. Mister Alfaro dal fango ha saputo plasmare l’oro ed ecco che il 2013, con 59 punti totali nell’anno solare e la conquista della Copa Argentina, può considerarsi un successo.
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