Altare: piemontesi d’Argentina per la rassegna Sol de Mayo


Giovedì 28 maggio 2015 ore 21.15 Cinema, migrazioni e Diritti Umani, tra Italia e Argentina

Cinema, migrazioni e Diritti Umani, tra Italia e Argentina con: - Carlos Cherniak, Incaricato d’Affari a.i. dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia - Alessandro Signetto, presidente di Doc/Service, società per la promozione internazionale del documentario italiano - Alessandro D’Alessandro, produttore cinematografico per LEIG - La Luna e il Giglio Film documentario “Nella pancia del piroscafo. Piemontesi d’Argentina", Alberto Signetto, 2005 Nella pancia del piroscafo o in una carlinga d’aeroplano, in una direzione come nell’altra, ieri come oggi, attraversando un oceano che non divide: Piemontesi d’Argentina. Attraverso la memoria privata lo sguardo del regista ripercorre in prima persona, dopo cinquant’anni, il viaggio della sua famiglia verso l’Argentina in cui è nato, all’interno dell’ultima ondata migratoria dei piemontesi, avvenuta nel 1948. Un viaggio di memoria e di emozioni che diviene man mano la cornice di un’analisi della situazione degli immigrati dal Piemonte e della loro presenza dal dopoguerra ad oggi nella storia argentina, dal peronismo fino alla crisi economica, attraverso il periodo buio e sanguinoso della dittatura militare.Alberto Signetto, produttore e regista indipendente Nato a Cordoba (Argentina) nel 1954, morto a Torino nel gennaio 2014. Tra i fondatori della cooperativa Artkino che ha distribuito film di Wenders, Lang, Wajda, Sanders negli anni ’70, il suo primo approccio al set è del 1978, con il film Dalla Nube alla Resistenza di J. M. Straub e D. Huillet. Assistente alla regia con Theo Angelopoulos per O Megaléxandros (1980), con Villi Hermann per Matlosa (1981), con Jean Rouch per L’enigma (1986), debutta come regista in Rai con Sympathy for the Rolling (1982), reportage sulla prima tournée italiana dei Rolling Stones. Nel 1984 crea la società di produzione Rosebud Company, con la quale nel 1988 realizza Weltgenie, un ipnotico piano-sequenza di cinque minuti, una “video-poesia” che racconta la follia di Nietzsche a Torino, con cui ha partecipato a numerosi festival internazionali (tra cui Kassel, Berlino, Locarno, Casablanca, Beirut, Shangai). Collabora, in Francia e in Italia, con Raul Ruiz e Robert Kramer, punti di riferimento per il cinema “d’autore” indipendente. A partire dal 2003, con il marchio Red Rhino Productions realizza i suoi lavori più sperimentali. Nello stesso anno torna in Grecia sul set di Theo Anghelopoulos, per un documentario sulla poetica del suo “maestro”. Nel 2004 è in Argentina, dove gira Nella pancia del piroscafo. Negli ultimi anni collabora con l’ANCR, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, realizzando alcuni documentari sulla lotta partigiana in Piemonte

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