Aggredito da un Dogo argentino mentre porta a spasso il suo cane

Ancona, 16 novembre 2012 - FINISCE all’ospedale con le mani dilaniate dall’attacco di un dogo argentino, che voleva sbranare il suo chihuaua. Protagonista della vicenda un 48enne di Falconara che domenica pomeriggio era andato a fare una passeggiata con il suo cagnolino, il piccolo Pelé, fino al parco di via Puglie. Attorno alle 17.30, mentre si trovava nell’area verde, l’uomo ha visto arrivare una ragazza, figlia di un noto ristoratore falconarese, con al guinzaglio un dogo argentino, che ha dato subito segni di irrequietezza alla vista del chihuaua. 
 

ESSENDO un cane dal forte istinto predatorio, il molossoide ha tentato di aggredire il piccolo Pelé e, agitandosi con forza per sfuggire al controllo della proprietaria, è riuscito a sganciarsi dal guinzaglio, che non era ben assicurato al collare. Trovatosi libero, l’animale si è immediatamente lanciato verso quella che riteneva la sua preda. Il 48enne non ha perso il sangue freddo ed ha subito preso in braccio il suo cagnolino, lo ha stretto al petto e gli ha fatto scudo con le sue mani per evitare che finisse sbranato dal dogo argentino. Nel tentativo di mordere il cagnolino, l’animale di grossa taglia ha però addentato le mani del falconarese, che ha riportato ferite profonde ai palmi, ad entrambi i pollici e, parzialmente, ai polsi.
 

LA PROPRIETARIA del dogo argentino è poi riuscita a riportare alla ragione il suo animale, abbracciandolo attorno alle zampe anteriori; ha fatto in modo di riagganciare il guinzaglio al collare ed è quindi riuscita ad allontanare il molossoide dalla vittima. Il falconarese, con le mani sanguinanti, è corso al pronto soccorso per farsi medicare. Le ferite, lunghe circa 3 centimetri, non sono state trattate con punti di sutura ma con piccoli cerotti per consentire il drenaggio e sono state giudicate guaribili in 15 giorni.

L’uomo ha deciso di non denunciare l’aggressione: «Ho capito che la proprietaria ama molto il suo animale, che è molto curato – spiega la vittima –. Quanto accaduto domenica è stato frutto di una fatalità». L’episodio porta di nuovo alla ribalta il fenomeno dei cani ritenuti aggressivi, che nel 2005 erano stati oggetto di un’ordinanza dell’ex sindaco Giancarlo Carletti, poi annullata dopo il ricorso di un’associazione cinofila. Il dogo argentino è infatti una razza selezionata inizialmente per i combattimenti ed è utilizzato in Argentina anche per la caccia a cinghiali e puma. Probabilmente il cane di grossa taglia, per istinto, ha visto il chihuaua come una preda.
 

Numerosi, a Falconara, gli episodi di cronaca che hanno visto protagonisti cani considerati aggressivi, come il dobermann che, nel giugno dell’anno scorso, ferì la sua proprietaria che tentava di trattenerlo dall’aggredire un barboncino o il pitbull che, due anni fa, sbranò il bastardino di una signora che passeggiava in piazza Catalani.
 

Alessandra Pascucci

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