L’ultimo applauso, anzi quasi una standing ovation per Luca De Filippo. Il teatro Argentina era tutto in piedi, unito in un applauso che sembrava non finire. E che poi l’applauso riprende per strada, davanti alla bara immersa nei fiori bianchi, con la maschera di Pulcinella appoggiata.
Fosse una prima sarebbe un grande successo. Invece è l’ultima volta in scena per Luca De Filippo, a soli 67 anni. A ricordarlo e applaudirlo, in un teatro Argentina stracolmo, il mondo dello spettacolo e della politica, da Servillo a Napolitano, da Sorrentino e Giuffré al commissario Tronca.
La moglie (nella foto) ancora sconvolta abbracciata da tutti gli amici e dalle autorità,
È morto all’improvviso a 67 anni
È morto venerdì scorso Luca De Filippo. Aveva 67 anni compiuti. Era nato il 3 giugno del 1948. Attore e regista teatrale, come il padre, che era il grande Eduardo. Luca aveva interrotto da poco le repliche di “Non ti pago”, è morto nella sua casa romana.
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Due settimane fa, l’attore era stato ricoverato per una discopatia, ma gli avevano diagnosticato un male già incurabile, a quanto si è saputo un tumore che l’aveva colpito al cervello. Purtroppo. Comunque, nessun bollettino medico ufficiale. Non c’è stato neppure il tempo per emetterlo.
Appuntamento al Teatro Argentina
“Luca era consapevole e fiero di essere l’erede di terza generazione di una famiglia che ha fatto la storia del teatro italiano e, nella figura di Eduardo, del teatro mondiale”, scrive in una nota la famiglia con la moglie, Carolina Rosi e i figli Matteo, Tommaso e Luisa.
“Questa inattesa scomparsa – aggiungono – getta tutti nello sgomento e priva il teatro italiano di uno dei suoi più sensibili interpreti e di un custode appassionato e creativo di quella tradizione drammaturgica e attoriale che da Napoli ha saputo conquistare i più vasti successi in Italia e nel mondo. Convinto del valore sociale del teatro, uomo generoso, Luca è stato sopratutto attento agli aspetti umani, nel lavoro con la sua compagnia, creando intorno a sè una comunione di intenti artistici speciali ed importanti”.
L’addio laico a Luca De Filippo è fissato al Teatro Argentina di Roma (largo di Torre Argentina, 52) oggi pomeriggio – lunedì 30 novembre – alle ore 14.30 alle 18. Alle 16.30 Luca verrà ricordato dai suoi amici attraverso un intervento di Raffaele La Capria. Alla cerimonia partecipano l’ex presidente Giorgio Napolitano, la regista Lina Wertmuller e lo psicanalista Massimo Ammaniti (nell’immagine sopra). Lo spazio musicale è affidato al premio Oscar Nicola Piovani e al maestro Antonio Sinagra.
Altri personaggi del mondo dello spettacolo e dell’arte che hanno partecipato sono stati Lello Arena (nella foto sopra), Lello Esposito e Vincenzo Salemme. Quest’ultimo su Facebook ha scritto: “Mi hai portato via un pezzo delle nostra bella giovinezza e mi sento decisamente più vecchio, mi pare di aver perduto per sempre un mondo che non tornerà mai”. Per il Comune di Napoli è presente l’assessore Nino Daniele con la fascia tricolore accanto al gonfalone. Per la Regione Campania, ha partecipato il governatore Vincenzo De Luca.
Niente fiori, ma solidarietà al progetto di una Onlus
I familiari lanciano anche un invito: “iente fiori, ma solidarietà alla Fondazione Onlus “Il meglio di te”- IBAN: IT29T0329601601000064225509 causale: “Donazione, progetto prescelto: progetto Nisida”.
A Napoli oggi lutto cittadino
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha disposto la proclamazione del lutto cittadino a Napoli nel giorno dei funerali di Luca De Filippo in segno di profondo cordoglio per la scomparsa di un grandissimo maestro del Teatro nazionale.
Le notizie precedenti: era sposato con la figlia del regista Francesco Rosi
Era sposato da appena due anni con Carolina, figlia del regista Francesco Rosi.
Nato a Roma dalla relazione tra il maestro napoletano del teatro e la soubrette Thea Prandi, la storia di Luca De Filippo con il palcoscenico è iniziata prestissimo: a soli otto anni il padre lo fece recitare nel ruolo di Peppeniello nella commedia “Miseria e nobiltà” del nonno Eduardo Scarpetta.
A 12 anni solo col padre sessantenne
Nel giro di poco tempo Luca si trovò senza la mamma e la sorella Luisella, che morì a soli dieci anni.A dodici anni si ritrova solo con un padre sessantenne.
Di questa fase della sua vita ricordava: “Mi portava alle pomeridiane e mi scriveva delle particine per tenermi con sé in scena. Ricordo per esempio un Sabato domenica e lunedì. Nel primo atto portavo la spesa a donna Rosa che preparava il ragù. Lei mi domndava come distinguevo le diverse liste di cibo sul foglio se non sapevo leggere. La mia battuta era: ‘Faccio i disegni, donna Rosa un fiore, il signore accanto le corna perché sua moglie lo tradisce”. Cose così, di cui non è rimasta traccia nei testi ufficiali”.
Una vita dedicata al teatro
Poi una vita tutta dedicata al teatro, una vita difficile per un attore figli di uno straordinario “maestro”. Eppure Luca è riuscito ad attraversarla con passione e onore. Fino a oggi.
Da ragazzo aveva recitato anche in un classico come “Natale in casa Cupiello”, come mostra il video qui sotto, recitando con il padre.
In una recente intervista così descriveva la scuola del Teatro Stabile di Napoli:
Qui invece si può vedere Luca in una messinscena di pochi anni fa di La grande magia.